
PSR MARCHE 2014/2022 – Sottomisura 16.9 Cooperazione – OPERAZIONE A) – Sostegno per la diversificazione delle attività agricole riguardanti l’assistenza sanitaria, l’integrazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare.
Prog. ID: 69435
Progetto “IL SORRISO DELLA TERRA”
CAPOFILA: Orto del Sorriso società Cooperativa Sociale agricola
PARTNER: Fondazione Centro Servizi Caritas Jesina ETS, Cooperativa Sociale Iperico, Cooperativa Sociale Odòs, Comune di Monte Roberto
Il sorriso della terra” è un progetto della Cooperativa Sociale Agricola “Orto del Sorriso” e dei suoi partner, che nasce dall’idea di creare un modello replicabile di agricoltura sociale. Per realizzarlo, l’Orto del Sorriso mette a disposizione la propria esperienza, organizzazione e struttura e si offre come strumento per enti pubblici o privati del territorio della provincia di Ancona, che vogliono realizzare percorsi innovativi ed efficaci per l’inclusione sociale attiva di soggetti svantaggiati, fragili o in condizione di disagio.
Il progetto si pone l’obiettivo generale di realizzare uno strumento di rilevazione qualitativa e quantitativa dei risultati delle pratiche di agricoltura sociale: un’equipe formata da un coordinatore, un educatore, due psicologhe e una psichiatra avrà il compito di monitorare e valutare i percorsi personalizzati dei soggetti svantaggiati inseriti all’interno delle attività multifunzionali dell’Orto del Sorriso. Il lavoro proposto ai beneficiari del progetto consisterà in varie azioni: a) coltivazione di ortaggi in pieno campo (zappatura, piantumazione, annaffiatura, raccolta…); b) realizzazione di confetture e passate di pomodoro all’interno di un laboratorio di trasformazione aziendale; c) supporto alla clientela presso il punto vendita diretto; d) attività di accoglienza e somministrazione pasti all’interno del punto ristoro aziendale.
Gli assistiti vengono presi in carico dalla Cooperativa e inquadrati attraverso assunzione come dipendenti o tirocinanti; con l’aiuto di educatori e agricoltori esperti, apprenderanno le tecniche del mestiere di agricoltore, inteso nella sua multifunzionalità e, gradualmente, riscopriranno la loro autonomia sia dal punto di vista economico che sociale, divenendo i protagonisti del loro lavoro perché responsabilizzati (tenendo conto del loro livello di autonomia). Si realizzerà così un percorso di mutuo aiuto che rafforzerà la dignità alla riscoperta di valori quali l’amicizia, la cura delle relazioni, l’importanza del lavoro in un contesto completamente naturale.
Ciò che rende il progetto davvero innovativo è lo strumento di rilevazione dell’efficacia: i benefici dell’agricoltura sociale sono ormai noti, ma è sempre difficile “quantificarli” o renderli visibili. L’equipe avrà il compito di definirli in modo scientifico attraverso l’implementazione di uno strumento di monitoraggio e valutazione del percorso di ciascun beneficiario del progetto chiamato modello “Iperico”. Tale modello prevede, attraverso la valutazione di una visione olistica, la redazione e la gestione di un piano di azione individuale che permetta di valorizzare al meglio le capacità del soggetto svantaggiato al fine del suo inserimento lavorativo e formativo. La redazione del piano sarà realizzata attraverso colloqui con il soggetto stesso, la sua famiglia e gli educatori; la gestione del piano sarà supportata da strumenti di aggiornamento e monitoraggio dell’efficacia delle azioni, dalla verifica dei progetti individuali, da strumenti di rilevazione dei livelli di soddisfazione dei beneficiari e degli educatori, coinvolgendo tutti i soggetti coinvolti.
Con la seguente proposta progettuale i risultati attesi sono: il rafforzamento dell’autostima dei soggetti svantaggiati attraverso il potenziamento delle capacità pratiche e sociali; contribuire al sostentamento e all’autonomia economica dei beneficiari attraverso l’inserimento lavorativo; realizzare un modello di agricoltura sociale replicabile e sostenibile dal punto di vista economico, anche in altri territori.
Gli esiti del progetto saranno raccolti e comunicati pubblicamente nel corso di due convegni pubblici che avranno il nome di Meeting dell’Agricoltura Sociale: il primo si terrà all’inizio del progetto, per spiegarne la natura e renderlo pubblico; il secondo si terrà a fine progetto per “narrare” i risultati dello stesso.